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Aprire una società a Dubai, la guida che fa per te

20 Maggio, 2021

Molti imprenditori fino a oggi hanno deciso di costituire un’impresa negli Emirati Arabi, vediamo vantaggi e svantaggi.
 
Gli Emirati Arabi, Dubai soprattutto, già da molti anni hanno attirato l’attenzione e gli investimenti di imprenditori provenienti da tutto il mondo, in particolar modo delle imprese che operano principalmente online. Le regioni di questa scelta sono molte, prima tra tutte la convenienza in materia i tasse,  e le analizzeremo una per una, ma daremo un’occhiata anche ai rischi e agli svantaggi che può comportare un’operazione di questo tipo. Iniziamo il nostro viaggio verso il Medio Oriente.
 
Dubai, tre opzioni praticabili per aprire una società negli Emirati Arabi.
Entriamo subito nel vivo del nostro discorso e vediamo quali tipologie di società possiamo aprire negli Emirati Arabi.

  • Costituire società a Dubai nelle free zone.
  • Aprire una LLC a Dubai fuori dalle free zone.
  • Avviare una Dubai Offshore Company nelle free zone.

 
 
Società a Dubai nella free zone: pro e contro.
Il vantaggio principale che Dubai offre per attrarre imprenditori stranieri è rappresentato dalle zone franche, o free zone, ovvero circoscrizioni territoriali entro le quali alle società registrate non è dovuta l’imposta sui redditi, a patto che queste imprese percepiscano redditi fuori dal territorio degli Emirati o soltanto all’interno della free zone.
Questo significa che i clienti della nostra società non dovranno avere la residenza all’interno degli Emirati Arabi, oppure esclusivamente all’interno di una zona franca di Dubai.
Per quanto riguarda la tassazione delle società in questo territorio franco, l’imposta è pari a zero per tutti i redditi provenienti dall’estero, che siano redditi societari, canoni, diritti o royalty, interessi ecc…
Come è facile immaginare, la società che andremo ad aprire a Dubai può essere costituita anche soltanto da persone fisiche e/o giuridiche residenti fuori dagli Emirati, anche se è obbligatorio avere un contratto di affitto per un ufficio.
Per quanto riguarda la parte burocratica, non è necessario presentarsi fisicamente a Dubai, ma possiamo aprire un’impresa anche a distanza: in generale, la burocrazia emiratina è molto snella e amichevole con gli imprenditori. Il capitale sociale minimo differisce a seconda della free zone (da 0 a 300 mila dollari), non esistono dazi per importazioni ed esportazioni, o limitazioni per quanto riguarda il prelievo degli utili da un’altra nazione, per esempio dall’Italia.
Come sempre, non è tutto oro ciò che luccica – e in questo caso neppure oro nero. Anche il territorio degli Emirati Arabi presenta una serie di svantaggi che è bene mettere in conto.
Anzitutto è vietata la vendita di beni e servizi all’interno del territorio degli Emirati, se non nelle zone franche, pena una sanzione amministrativa superiore ai 30 mila euro.
Per costituire un’impresa i tempi tecnici sono piuttosto lunghi, circa 3 mesi, e come abbiamo detto è richiesto l’affitto di un ufficio nel territorio, cosa che come possiamo immaginare non ha un costo affatto irrilevante.
 
Le free zone negli Emirati Arabi: a ognuno il suo.
Le zone franche differiscono tra loro, come abbiamo detto, sia per il capitale sociale minimo richiesto per aprire una società, sia per la fisiologica destinazione di settore. A Dubai ne esistono più di 30, vediamone insieme alcune:

  • Jebel Ali, a ovest di Dubai, è la zona franca più grande e si presta bene a società commerciali e manifatturiere. Non richiede alcun capitale sociale minimo.
  • Zona dell’aeroporto di Dubai, comodissima per la presenza della grande infrastruttura, è scelta non soltanto dalle aziende del settore aerospaziale o della logistica, ma anche da quelle che operano nell’informatica e nell’elettronica, oltre che nei beni di lusso.
  • Dubai Media City è perfetta, come si può immaginare dal nome, per tutte le imprese che si occupano di contenuti multimediali.
  • Dubai Internet City è altrettanto ben intuibile a quali aziende sia destinata: il settore ITC la fa da padrone. Inconveniente di quest’area, il capitale sociale minimo richiesto è di 12 mila euro.
  • Dubai Multi Commodities è destinata alle aziende che commerciano materie prime e grandi derrate.
  • Dubai International Financial centre è l’ombelico finanziario del Medio Oriente: non soltanto ospita l’intero settore delle banche, ma gode di giurisdizione e organi di vigilanza propri.
  • Dubai Silicon Oasis è vicina all’aeroporto ed è meta ambita per le imprese del settore tecnologia e innovazione.
  • Dubai Healthcare City è invece il fulcro sanitario degli Emirati e raccoglie ospedali, cliniche private, ambulatori, centri e studi medici.

 
 
Società LLC a Dubai fuori dalle free zone.
A differenza delle società situate nelle zone franche, le aziende LLC in territorio continentale sono abilitate a operare commercialmente senza alcune limitazione in tutti gli Emirati Arabi. Per aprire una società di questo tipo, però, avremo bisogno di un socio emiratino che detenga la maggioranza del capitale sociale d’impresa (almeno il 51%): ciò si traduce nel fatto che qualunque imprenditore estero potrà detenere soltanto una quota di minoranza.
A questo punto possiamo dedurre che sia vantaggioso aprire una LLC a Dubai soltanto per quegli investitori che operano effettivamente all’interno degli Emirati e che fatturano a clienti residenti nel territorio, quindi che eventualmente importano dall’estero e rivendono in loco.
Un vantaggio che salta subito all’occhio è che le imposte di una LLC a Dubai sono zero, a meno che non lavori nei settori bancari oppure petroliferi. Le imposte per il settore bancario infatti hanno un’aliquota del 20%, mentre nel settore oil & gas raggiungono il 50%.
Per quanto riguarda l’IVA, l’aliquota prevista a Dubai è del 5%, ma si applica soltanto sui prodotti e i servizi venduti negli Emirati ma fuori dalle zone franche.
Anche qui possiamo scegliere l’indirizzo della nostra nuova impresa in diverse zone del territorio:

  • la Business Bay, al centro della città, è la più gettonata dalle società internazionali e conta centinaia di strutture ricettive.
  • Sheikh Zayed Road, con le famose Emirates Towers, si presta come centro finanziario.
  • Deira è la zona più antica della città e ospita gran parte dei lavoratori emiratini, quindi della manodopera a basso costo.
  • Al Quoz offre grandi spazi e magazzini a ottimi prezzi di mercato.
  • Al Qusais è sia zona residenziale che industriale, molto vicina all’aeroporto, offre appartamenti grandi e abbastanza economici e al tempo stesso spazi adeguati per le aziende che si occupano di logistica.
  • Bur Dubai ospita gran parte delle aziende asiatiche specializzate nel tessile e nella produzione hardware.

 
 
Dubai Offshore Company: vantaggi e svantaggi.
Sicuramente un’opzione da valutare se il nostro fatturato proviene dall’estero, la costituzione di una società offshore si dimostra vantaggiosa perché non è soggetta a obblighi fiscali  e contabili (tranne la conservazione delle fatture, certo) ed è coperta dal segreto societario, infatti il Registro delle Imprese di Dubai non è consultabile pubblicamente.
Le Dubai Offshore Company Sono per lo più imprese che concentrano la propria attività sul commercio e/o sulla consulenza internazionale, shipping e holding.
Di contro, questo tipo di società non consente di lavorare con clienti degli Emirati Arabi, così come non può impiegare personale emiratino o stipulare contratti di affitto o di acquisto per immobili nel territorio. Per quanto riguarda tempi e costi di costituzione dell’impresa, possono variare da zona a zona: partiamo dai 10 mila euro a salire, e mediamente ci vogliono almeno due settimane. Il capitale sociale minimo è di un solo dollaro.
 
 
Come aprire una società a Dubai un passo alla volta.
Se abbiamo intenzione di aprire un’impresa a Dubai o nei territori degli Emirati Arabi, questi sono gli step da seguire:

  • Anzitutto dobbiamo valutare la tipologia di società che vogliamo aprire tra quelle che abbiamo analizzato.
  • In base al tipo di persona giuridica e di attività che andremo a svolgere, dobbiamo considerare anche la zona dove andremo a stabilire il nostro ufficio. Non tutte le zone franche permettono l’apertura di tutti i tipi di società, e ogni territorio ha le proprie peculiarità di business e di infrastrutture.
  • A questo punto possiamo scegliere il nome della nostra nuova impresa seguendo alcune regole uguali un po’ dappertutto: la denominazione non può essere la stessa di un’altra impresa e non deve offendere la morale del luogo (molto suscettibile, in generale).
  • Dobbiamo richiedere la business trade licence, ovvero la licenza commerciale, in base al tipo di business che andremo a svolgere. Costo medio dell’operazione, circa 600€. (Alle imprese Offshore non serve la licenza)
  • Stipulare un contratto di affitto per un ufficio (anche qui, non vale per le Offshore). I costi variano ovviamente in base alla zona: un ufficio di medie dimensioni in una free zone più economica si aggira intorno ai 4000€ all’anno.
  • Aprire un conto corrente bancario sul territorio a nome della nuova azienda.
  • Una volta registrata l’attività e ricevuta l’approvazione, siamo pronti per metterci al lavoro e partire con il nostro nuovo business a Dubai.

 
 
A questo punto, dopo che abbiamo visto in maniera generale ma esauriente tutti gli aspetti che dobbiamo considerare se vogliamo aprire una società a Dubai, tipologie di imprese, tempi e costi di apertura, regole e modalità da seguire, possiamo farci un’idea precisa di quali vantaggi e svantaggi comporti un’operazione di questo tipo, se sia conveniente o meno per il nostro business.
Se siamo concretamente interessati a spostare il nostro business o una parte di esso negli Emirati Arabi, possiamo continuare ad approfondire l’argomento con l’aiuto di materiale più dettagliato. Andiamo avanti?
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