Aprire una società a Panama, conviene davvero?
20 Maggio, 2021
L’esperienza diretta di un imprenditore italiano a Panama è il miglior reportage per valutare il nostro progetto.
Perché ho aperto una società a Panama? Le motivazioni sono molte, almeno quanti i vantaggi che offre la Repubblica panamense agli imprenditori di tutto il mondo. Ma vediamole con ordine e analizziamo pro e contro del fare impresa a Panama.
Anzitutto ho deciso di costituire un’impresa a Panama perché concede l’anonimato dei soci, e in secondo luogo perché il governo panamense offre tutto quello che serve per aprire una società offshore, ovvero un’impresa che porta avanti la sua attività fuori dal territorio in cui è registrata, e al tempo stesso gode delle agevolazioni che riducono o azzerano il carico fiscale, e si muove all’interno di una giurisdizione favorevole all’imprenditoria sia per quanto riguarda i controlli che per tutte le lungaggini burocratiche e contabili a cui siamo abituati in Italia.
In linea di massima è per questo che ho scelto di aprire un’attività a Panama, ma non soltanto. Andiamo avanti.
Panama, un paradiso non solo fiscale.
La Repubblica di Panama è esattamente al centro delle Americhe, e collega quella del Sud con quella del Nord attraverso uno stretto lembo di terra dal clima caraibico dove la temperatura non scende mai sotto i 20 gradi. La lingua ufficiale è lo spagnolo, ma quasi tutti parlano inglese e non è affatto raro sentire l’italiano. La sua storia, la religione cristiana e le abitudini di vita latine ne fanno un posto sicuramente ideale per i nostri usi e costumi.
Dopo questa parentesi turistico-geografica, però, voglio passare alle cose importanti e provare a spiegare perché Panama è considerata uno dei più allettanti paradisi fiscali per gli imprenditori di tutto il mondo e si è dimostrata davvero il posto ideale per costituire una nuova società.
Aprire una società a Panama: il paradiso (fiscale) esiste.
Da quasi un secolo, circa 90 anni, Panama è considerata la migliore amica degli imprenditori e uno dei più immensi centri finanziari del mondo, con le sue 120 banche, le sue infrastrutture moderne, la sua posizione strategica, la sua stabilità politica che strizza l’occhio agli Stati Uniti e soprattutto la scarsa intesa con le autorità fiscali internazionali.
Se aggiungiamo a questo i costi relativamente bassi di vita e della manodopera, quando sbarchiamo all’aeroporto di Tocumen possiamo stare sicuri di aver fatto la scelta giusta.
Dopo aver conosciuto e visitato la repubblica Panamense, e aver aperto una nuova società a Panama con grandi speranze, posso affermare che non mi aspettavo niente di diverso, anzi, forse sono rimasto sorpreso in positivo.
Costituire una nuova impresa a Panama è conveniente?
Per rispondere a questa domanda voglio partire da un paio di dati: prima di tutto aziende panamensi sono completamente esenti da imposte, in secondo luogo non devono presentare dichiarazioni dei redditi e bilanci, terzo non hanno limiti per quel che riguarda gli amministratori, che possono risiedere ovunque nel più totale anonimato. Può bastare?
Ho omesso di dire una cosa, in realtà, ma è un peccato veniale: una tassa esiste, si chiama Tasa Unica ed è un adempimento che dobbiamo versare una volta l’anno, dal secondo anno di vita della società, ed è pari a poco più di 500 euro. Niente di preoccupante, insomma. E a questo punto non credo che ci sia bisogno di rispondere alla domanda iniziale, quindi possiamo continuare il nostro giro turistico-imprenditoriale nel paradiso fiscale più famoso del mondo.
A che cosa serve una società offshore.
Come dicevo all’inizio, una società offshore offre diversi vantaggi, sia da un punto di vista di adempimenti burocratici e legislativi, che fiscali. Aprire una società offshore a Panama costa davvero poco, una cifra di poco superiore ai 1200 euro.
Vediamo nel dettaglio tutte le possibilità di una società offshore:
- Nascondere i nostri beni, conti, investimenti e immobili, nel caso ne avessimo bisogno, per esempio per un sequestro della finanza o per un divorzio troppo oneroso.
- Occultare l’identità dei soci per la partecipazione a società nazionali.
- Fatturare la cifra che vogliamo nell’acquisto o nella vendita di beni a nome della propria azienda nazionale.
- Fatturare anche i servizi che necessitiamo, per esempio le consulenze o i progetti, come se ad eseguirli fosse stata una ditta estera.
- Proteggere tutti i nostri beni sia in territorio nazionale che europeo, quindi evitare pignoramenti e sequestri.
- Aggirare le tasse di successione.
- Concederci un piano B, una possibilità o una soluzione economicamente sostenibile e alternativa al nostro lavoro e alla nostra routine.
- Investire all’estero senza il carico fiscale del nostro paese.
I vantaggi di una succursale in Italia.
Anche se sembra ovvio, è bene ricordare che in caso di succursale italiana della nostro società panamense, nel territorio dello Stivale saremo soggetti alla legge italiana, e dunque ai controlli che conosciamo. Il vero vantaggio è costituito dal fatto che i costi di apertura sono minori per le società di diritto estero, e potremo registrare la nostro offshore senza alcun problema, sia come Rapresentative Office, sia con una più banale identificazione ai Pubblici Registri. L’ufficio di rappresentanza necessità di partita IVA e codice fiscale, e ha pochissimi adempimenti da compiere (tra cui un rappresentante fiscale in Italia), mentre nella seconda ipotesi diventiamo una Srl con tutti gli oneri del caso, fermo restando il diritto estero per esempio in caso di bancarotta.
Cosa significa vivere e fare impresa a Panama.
Quando sono sbarcato la prima volta a Panama ho trovato un meraviglioso mix di America Latina e modernità, e negli ultimi dieci anni il Paese ha continuato a viaggiare velocemente lungo la direzione che speravo: il PIL è in crescita rapida e costante da quindici anni, gli investimenti pubblici si sono sviluppati di pari passo con quelli privati e il governo ha emanato molti provvedimenti per attirare ingenti investimenti in settori come le costruzioni, quello dell’energia green e nel turismo. Anche da un punto di vista pubblico, dicevo, Panama è cresciuta molto negli anni con la messa in opera di grandi opere pubbliche: l’ampliamento del Canale, la prima metropolitana, i nuovi autobus che hanno sostituito i ferrivecchi inquinanti tipici dell’America Latina, il risanamento dell’area della baia…
Non è un caso che anche un piccolo paese come la Repubblica di Panama, che conta 4 milioni di abitanti, abbia più presenze straniere dei luoghi maggior mente blasonati tutto intorno e che la il tasso di disoccupazione sia prossimo allo zero.
Lavoro e investimenti a Panama.
Il mercato del lavoro è molto vario: se consideriamo la manodopera di base locale, il livello è scarso, ma d’altra parte non mi sono mai lamentato visto che lo stipendio medio di aggira sui 500 dollari. Se invece guardiamo agli operai specializzati e ai professionisti, il livello sale considerevolmente, ma di pari passo salgono i compensi.
Parlando invece di investimenti e di imprese, a Panama si sente molto l’influenza americana: la moneta corrente è il dollaro USA e la proprietà privata è considerata sacra e inviolabile.
Mi chiedono spesso quale sia il settore migliore per investire in questo territorio, ma non c’è una risposta univoca perché Panama offre tante opportunità agli imprenditori, dal settore delle costruzioni a quello del turismo. Forse, tra tutti, gli investimenti che negli ultimi dieci anni hanno viaggiato più velocemente sono quelli nel campo dei servizi, perché agli inizi degli anni Duemila la Repubblica panamense era un po’ carente da questo punto di vista, mentre adesso, soprattutto Panama City, regge il confronto con molte metropoli occidentale. Mancando quasi del tutto l’industria, incoraggio anche gli investimenti nel commercio: importazioni di abbigliamento e alimentari vanno molto forte, e curiosamente sul territorio non ci sono ancora le grandi catene di questi settori, retail e GDO, e anche marchi presenti ovunque come l’Ikea. La ristorazione e il settore ricettivo in generale hanno fatto grandi progressi ultimamente, ma rappresentano ancora una buona opportunità, sia da un punto di vista imprenditoriale che per il mio relax!
Avviare una società a Panama.
Per esperienza personale, posso affermare con sicurezza che non c’è niente di più facile, sono sufficienti circa 1000 euro o poco più, dobbiamo fornire i documenti di soci, direttori (tre, di cui un segretario e un tesoriere) e rappresentante legale, e in pochi giorni la nostra nuova società sarà operativa, dopo aver presentato l’Aviso de Operaciones alle autorità, una sorta di comunicazione di inizio attività.
Ovviamente dovremo avere una sede legale e un conto aperto a nome della società in una banca panamense. Tutto qui.
Chiudo con un consiglio da imprenditore a imprenditore: se vogliamo che la nostra società aperta a Panama dia i suoi frutti, dobbiamo far sentire la nostra presenza anche fisicamente e quindi non possiamo assentarci per mesi e mesi. Lasciare il lavoro per lunghi periodi in mano al personale locale non è una buona idea.
Se pensi quindi che sia troppo oneoroso costituire la tua nuova impresa a Panama, puoi aprire una società completamente online in Regno Unito a Londra attraverso il nostro servizio ltd24ore.com.
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Una risposta su “Aprire una società a Panama, conviene davvero?”
Interessante.. mi piacerebbe un contatto via whatsapp per vedere dove mi potete assistere per aprire una societa’.
Grazie